In alcuni Webcomics si percepisce immediatamente l’autenticità di un autore. In realtà preferisco descrivere Roberto Megna come un cantautore dei fumetti, colui che ha padronanza delle parole e della tecnica, che riconosce da subito l’ispirazione da raccontare. Simpaticamente l’autore pubblica in Instagram Il Rogna ed è tutto senza programmi: sfogliato, fantasioso e perditempo. Inoltre conoscendolo da alcuni anni ho voluto approfondire l’aspetto editoriale in Italia. E lui ha risposto…
1 – Ti ho conosciuto come sceneggiatore nei Dick and Cok oggi disegni webcomics, sei come un cantautore dei fumetti: in che ruolo ti preferisci?
Mi piace la definizione “cantautore dei fumetti” e mi lusinga molto perché mi fa sembrare più di quello che sono, cioè un tizio a cui piace raccontare storie. E il mio ruolo dei sogni è proprio questo: poter continuare a raccontare con qualsiasi mezzo a mia disposizione. La mia strada maestra rimane quella della scrittura e continuo con il mio lavoro di sceneggiatore (e ultimamente sto puntando il naso anche verso la narrativa) ma ad un certo punto ho sentito anche il bisogno di creare un progetto tutto mio. Ed è così che è nato Il Rogna.
2 – Il rogna è autobiografico?
In linea di massima lo è. Poi mi piace romanzare ed esasperare un po’ le situazioni ma nelle vignette del Rogna butto giù quello che mi passa per la testa. Anche il nome stesso del personaggio è una sintesi del suo significato. Se infatti da Roberto Megna leviamo un po’ di lettere nel mezzo, quello che rimane è RO-GNA. E Il Rogna sono io, spogliato del superfluo, a riflettere su quello che rimane.
3 – In tempi di crisi editoriale del settore, quali sono secondo te le nuove strade di chi fa fumetti?
Nel momento in cui scrivo queste parole l’Italia tutta è in una situazione complicata. Il mondo dell’editoria è in uno stallo inevitabile dal quale temo che non sappia ancora come uscire. Chi fa fumetti deve da sempre sapersi reinventare continuamente; il fine rimane quello di raccontare storie, il mezzo può variare ed evolversi, dalla carta stampata al digitale a chissà cosa ci inventeremo domani.
L’importante è continuare a narrare e raccontarci, fosse anche sui rotoli della carta igienica.
Roberto Megna, calabrese, 33 anni, inizia a pubblicare fumetti sul web nel 2014 collaborando con Verticalismi e Il Bar del Fumetto.
Nello stesso anno crea con Carlo Lauro il progetto Dick and Cok, diviso fra strisce umoristiche sul web e pubblicazioni cartacee, curandone i testi e all’occorrenza i colori.
L’anno seguente esordisce alla sceneggiatura per la Prospettiva Globale Edizioni, pubblicando The Last Fap (2015), Fear The Last Fap (2016), L’Anello dei Signori (2016), P per Pugnetta (2017) e Space Mess (2018).
Nel 2018 inizia a collaborare come sceneggiatore con la
casa editrice No Lands Comics sulla serie Rust Tale.Nel 2019 cura la sceneggiatura per le storie
BIOGRAFIA
Detective Cog Lion, pubblicato in un volume autoprodotto e L’Ultima Vita del Gatto delle Pizze, raccolta nel volume antologico Gatti, in collaborazione con il collettivo Nerd2.
Lavora inoltre come colorista e dal 2017 collabora con Shockdom per il volume Orgoglio Nerd presenta: L’Ultimo Spettacolo e sulla serie ancora in corso Basket Case. Realizza i colori del volume Nanowar: I Custodi dell’Acciaio Inox #3 per Magic Press.
invito alla lettura
Dick and Cok hanno partecipato al N2 e N3 del nostro eMagazine, sono entusiasta di averli conosciuti agli esordi con i primi post. La strada che hanno percorso, è la dimostrazione di un nuovo approccio al fumetto di successo online!