Il caffè sospeso é un’abitudine napoletana ed io come tale mi piace riproporlo nel progetto.
Oggi immagina che ci lasci almeno un caffè pagato e domani quando passerai dalle mie “nuove” parti Verona (ma se dovessi essere a Napoli anche lì) e sarò io a offrirtelo al di là del muro virtuale!
Clicca qui e potrai effettuare la tua donazione in totale sicurezza PayPal.
Tutto é nato da bar storici di Napoli dove si può ordinare un caffè sospeso in più che non verrà consumato. Quando un altro entrerà nello stesso bar e chiederà se c’é un caffè sospeso gli verrà offerto come se fosse stato offerto dal primo cliente. Questa tradizione è stata un’usanza viva nella società napoletana per diversi anni per aiutare chi fosse in difficoltà almeno a godersi un buon caffè del bar e guardare positivamente alla giornata. Non tutti i bar lo fanno ma almeno quelli del centro storico della città e si!
E poi non credo che se non aveste monete per pagare il caffè un napoletano pretenderebbe il pagamento. Saremmo capaci di invitarvi a casa e nutrire dei reggimenti con poco ‘e niente solo per solidarietà e accoglienza. Io ho mia madre che ancora frigge 10 cotolette o 20 polpette la domenica vivendo da sola oggi!
Secondo lo scrittore Pazzaglia, come riporta WIKIPEDIA, la tradizione avrebbe origine dalle dispute che sorgevano al momento di pagarlo tra gruppi, amici, o conoscenti, incontrati al bar. Quello che preferisco é la raccolta nel 2008 di Luciano De Crescenzo di articoli di giornali, considerazioni e aneddoti sul tema, intitolandoli Il caffè sospeso: Saggezza quotidiana in piccoli sorsi.
Vi ricordo che è stata istituita il 10 dicembre dalla “Rete del Caffè Sospeso” la “Giornata del Caffè Sospeso” con l’appoggio di diverse associazioni culturali. Pertanto vi ringrazio in anticipo e aspetto di leggere le vostre opinioni nei commenti!
Buona pausa e grazie per il tuo supporto.