L’intervista alla Poetessa del fumetto al femminile.
1. In Fireman ha colpito il contrasto tra il “candore” della voce narrante e la crudezza di alcune immagini, qual è l’obiettivo di questa scelta narrativa?
2. Quali sono i riferimenti a cui ti sei ispirata per il personaggio del padre in Fireman?
3. In Fireman, il ritmo é scandito dalla sapiente combinazione delle tavole, qual è la loro funzione?
Quando il racconto é breve, é essenziale districare la storia in poche immagini e sottolineare immediatamente cosa sta succedendo. Andrea Pazienza diceva che una storia deve colpire il plesso solare. Deve emozionare, scuotere. Raccontare per me è sottolineare un momento chiaro, forte e impregnante. Questo fumetto lo trovate sulla rivista Soccuadro.
4. Come nasce il progetto di Mister Bla Bla?
É nato per la voglia di raccontare una storia di una città visionaria piena di vicoli bui, di ombre di Spiriti e di personaggi intensi.
5. In Mister Bla Bla ci sono tre colori ricorrenti: il nero, il bianco e il blu come mai questa scelta nella visione online?
La scelta nella stampa è sui toni bianco, nero e grigio. La distribuzione è della Cagliostro-Epress.
6. In Mister Bla Bla il personaggio principale sembra porre resistenza a un processo di miglioramento, qual è il suo conflitto?
In Zeldamalincony qual è l’intento che si cela dietro la scelta di didascalie in bianco su tavolozze nere?
8. Dal punto di vista grafico verso quale orizzonte creativo è indirizzato Zeldamalincony?
È stato il primo fumetto che ho fatto, allora guardavo molto le opere di Egon Schiele e i fumetti di Mike Mignola. Ho usato la creatività per dare un senso alla storia, adattando il disegno a quello che mi serviva per sottolineare un’atmosfera cupa a volte drammatica. Nel nostro lavoro si cresce, si cambia; ma raccontare una storia è per me completare un senso creativo, un’insieme di parola immagini ed emozioni.
9. A cosa stai lavorando?
Sto lavorando per realizzare un Tomo dove raccogliere storie brevi e illustrazioni, le potete vedere in Attimi di una storia la mia pagina Facebook o sul mio blog EGLEART. Spero di collaborare ancora con riviste creative fatta da giovani talenti.
Grazie Egle!