…racconta la sua avventura. “C’era una volta un piccolo, insignificante fumettista che cercava di farsi notare, sognando di pubblicare su carta i suoi post di Instagram…Sembrava impossibile, e invece adesso eccomi sugli scaffali di tutte le Feltrinelli d’Italia, per dirne una.
Tangibile.”
Il suo disegnare fumetti è eclettico, gli piace raccontare la quotidianità e esprimere opinioni attraverso anche delle vignette satiriche. Quello che mi ha incuriosito è la sua produttività, la diversificazione degli argomenti e la trasparenza di proporsi su un mercato concorrenziale atterrando in librerie e fumetterie dai social! Difatti ho chiesto a Edoardo Testi in arte FumEddy tre aspetti contemporanei che interessano il fumettista in quarantena.
1 – Dove prendi ispirazione per il tuo webcomics?
Il fine ultimo dei miei fumetti è quello di strapparti un sorriso, dolce o amaro che sia. Il mezzo, qualunque cosa: fatti reali, situazioni create da zero, momenti di riflessione personale o caratteristiche che abbiamo in comune.Ogni singolo momento, ogni frammento di vita può essere d’ispirazione: la fantasia ha un potenziale infinito e io detesto fossilizzarmi in un unico mood. Adoro variare!
2 – Secondo te il fumetto cartaceo ha ancora forza vendita sul mercato?
Sicuramente non è uno dei suoi momenti più fulgidi, ormai è tristemente assodato. Viviamo nell’era digitale, del contenuto facile e veloce alla portata di tutti. Tuttavia, i social network sono stati capaci di far uscire allo scoperto tantissimi bravi autori, che credo (e spero) riporteranno il grande pubblico nelle edicole, fumetterie e librerie, come sta già accadendo, dunque ai post l’ardua sentenza!
3 – Di cosa ti stai occupando in questi giorni di quarantena?
Nuove strisce, nuovo volume cartaceo, nuovi progetti. Insomma pure quando finirà la quarantena dubito di poter mettere il muso fuori casa. Sorriso dolceamaro.
L’INTUIZIONE DEL #MULTIVERSIADE, ORA SI CHE SI è FATTO NOTARE!
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