I FUMETTI EROTICI DI ESTER CARDELLA
L’intervista con Ester Cardella è un atto di ribellione: dove la tecnica tradizionale del fumetto italiano resta monopolio di fumettisti, arriva lei e ribalta le prospettive. Con l’autrice, la consapevolezza sessuale al femminile diventa narrazione, eretismo ed estetica.
Scopriremo come la sua arte può superare pregiudizi, sfidare convenzioni e dare voce a una narrativa erotica che celebra la forza e la consapevolezza sessuale delle donne.
Ester Cardella rivela la sua ispirazione spontanea nel perseguire la creazione di fumetti erotici, sottolineando la necessità di seguire il flusso della propria passione. Attraverso le sue parole, esploreremo le sfide incontrate nel soddisfare un pubblico femminile, pur mantenendo un equilibrio unico tra azione ed emozione.
Infine, proveremo ad anticipare i futuri progetti nel genere erotico disegnato dalle donne. Con un occhio rivolto al futuro, condivide la sua passione per esplorare tematiche come l’autoerotismo attraverso la sua arte. Non perdere l’opportunità di scoprire cosa il futuro riserva per il mondo affascinante e provocatorio dei fumetti erotici al femminile da quelli gotici e dark a quelli che coinvolgono il BDSM e la rappresentazione di donne dominanti.
Come hai deciso di specializzarti nel genere erotico?
Ciao, grazie mille per le domande, sono felice di fare parte della vostra rivista! Beh non ho proprio deciso io. Più che altro è stata una consapevolezza raggiunta con il tempo, cioè, mi sono resa conto che era quello che volevo fare, in maniera molto naturale. Se avessi dovuto “decidere” non sarebbe stata la stessa cosa. Ci sono state sicuramente delle cose che mi hanno ispirata, che mi hanno condotta verso una via ma ammetto che è stato un po’ come innamorarsi: senti una chimica e segui il flusso!
Quali sono le sfide che hai incontrato nel creare fumetti erotici per un pubblico femminile?
Le sfide sono tante, costantemente sia donne che uomini giudicano e sentenziano, quando in realtà la sessualità di cui parlo io mira alla sperimentazione, all’autodeterminazione, senza abusi, senza violenza. Ma troppo spesso fa paura tutto ciò, significa un po’ come andare a svegliare il cane che dorme, e c’è troppa gente che vuole continuare a “dormire” cullati dai propri pregiudizi.
Come bilanci la rappresentazione realistica del sesso con la fantasia e l’estetica visiva dei tuoi fumetti?
Mi viene in mente una risposta molto semplice, cioè: con la fantasia! È quella necessaria per poter fare quel balzo fra il realismo dell’azione in sé e il riuscire a d evocare un emozione. Come se fosse un filo conduttore, bisogna essere armati di molta sensibilità. Quindi possono esserci nella realtà delle azioni che danno piacere, movimenti, suoni. Con il disegno cambia tutto, perché devi evocare e non mostrare e basta. Quindi, penso che ogni illustrazione o scena che vado a rappresentare sia unica e ogni volta cerco di creare un equilibrio diverso.
Quali sono i temi e le storie che ti piace esplorare nei tuoi fumetti erotici?
A me piace moltissimo esplorare la sessualità e la sua sfera kinky, tutto ciò che è BDSM mi intriga e mi attrae e poi lavoro molto su commissione quindi conosco molte persone ed è sempre bello vedere come ognuno tratta certi temi. Molte persone si vergognano e non riescono nemmeno a dirmi cosa vogliono. Le storie sono sempre molto gotiche e dark, mi piace unire erotismo e religione, mi piace rappresentare donne dominanti.
Cosa pensi sia importante per creare personaggi femminili forti e sessualmente consapevoli nei tuoi fumetti?
Cercare di raggiungere una propria indipendenza e consapevolezza sessuale può essere un buon inizio per poterne parlare. Cerco di proiettare i miei desideri in un mondo dove le cose sono fattibili, dove posso davvero sentirmi libera. E così quando qualcuno guarda i miei disegni sente dentro sè questo “invito” a partecipare, a essere coinvolti. O quanto meno questo è quello che mi auguro succeda.
Hai progetti futuri per il genere erotico disegnato dalle donne?
Sicuramente è mia intenzione riuscire a fare qualcosa per poter parlare alle donne di autoerotismo ad esempio, che è una tematica che mi sta molto a cuore. Ho tanti progetti, non vedo l’ora di mostrarveli!
Grazie alla sua passione e il suo impegno nel mondo dei fumetti erotici al femminile, è stato interessante poter esplorare il suo lavoro. Era per me inevitabile chiederle di essere presente nella nuova linea editoriale: FEMMINA.
Questa intervista nasce da una nuova collaborazione con Femmina che arriva da un account di Instagram con l’intento di crescere e realizzare una rivista esclusiva di fumetti erotici disegnati/scritti da donne fumettiste. Sono sempre alla ricerca di fumettiste, se sei una delle interessate contattale in DM.