domenico martino

Domenico Martino e i fumetti autoprodotti

LA FORZA DEI FUMETTI AUTOPRODOTTI.

I fumetti autoprodotti hanno conquistato il settore negli ultimi due anni. I nuovi strumenti introdotti dalla comunicazione online hanno supportato ogni iniziativa: print on demand, le sponsorizzazioni sui social media e siti da configurare senza alcuna conoscenza di codice. Un vero successo per chi ha quello spirito imprenditoriale, ed è per questo che ho chiesto a Domenico Martino di raccontarmi di vignette e umorismo. La sua pungente visione è un punto di svolta nel mio viaggio con destinazione satira. Leggi l’intervista e riservati considerazioni e domande nei commenti. Buona lettura!

Sai che ho iniziato una serie d’interviste con i migliori vignettisti presenti nel web? Scopri le Pagine d’Autore.

NRD Nessuna Rete Disponibile partiamo da qui: descrivi il tuo progetto di fumetti autoprodotti.

N.R.D. Nessuna Rete Disponibile era il nome dato alla mia prima serie di strisce satiriche che decisi di buttare online un po’ per caso. I protagonisti erano due tizi che vivevano fatti e notizie solo attraverso il proprio cellulare, da qui il titolo. Poi da queste prime strisce presi un personaggio secondario, il Comunista, e cominciai a fare delle brevi storie autoconclusive: le mie prime autoproduzioni a fumetti sono proprio incentrate su questo personaggio. Ho poi abbandonato il progetto N.R.D. perché ho voluto sperimentare altro e altri modi di fare satira, continuando comunque a fare vignette per i social ma concentrandomi più sul fumetto vero e proprio comunque di genere satirico.

Come inizia il tuo percorso da fumettista.

Credo di aver cominciato un po’ come iniziano tutti: fai disegnini brutti di Dragon Ball, inizi a leggere tantissimi fumetti che non conoscevi, scrivi decine di storie sconclusionate e senza senso senza concluderne mai una e poi ti diplomi all’I.T.I. come perito in elettronica e telecomunicazioni. Avendo comunque deciso di provarci in modo serio e non avendo alcuna formazione artistica, dopo il diploma mi sono iscritto al corso di fumetto della Scuola Internazionale di Comics di Firenze e mi sono diplomato nel 2010. Da lì, non sapendo dove battere la testa e disegnando comunque ancora molto male, nel 2011 mi sono dato alle strisce di N.R.D. Nessuna Rete Disponibile, che nel 2012 furono poi pubblicate in cartaceo da un piccolo editore di Milano in seguito alla vincita di un contest. Nel 2013 ho iniziato a fare autoproduzione, iniziando a girare tutte le fiere a cui potevo e a confrontarmi e farmi schiaffeggiare da altri artisti e editori a cui andavo a rompere le scatole per far vedere i miei lavori. Così miglioravo, continuando a usare i social come palestra e a girare le fiere per conoscere sempre più persone e avere più stimoli. Dopo essermi completamente fermato per un anno intero nel 2016, devastato (credo) dall’esperienza avuta in Self Area di Lucca 2015, nel 2017 ho ripreso la matita in mano e ho dato vita al webcomic TRAMPLAND!, incentrato su due messicani che tentano in tutti i modi di attraversare il confine tra Messico e U.S.A. ma che vengono costantemente fermati da Donald Trump. Con le storie di TRAMPLAND! ho pubblicato due volumi autoprodotti di un centinaio di pagine l’uno, presentati in Self Area a Lucca 2017 e 2018. Poi al Varchicomics 2018 ho conosciuto Marco Michail, che aveva fondato la Gonzo Editore da un annetto, e ho cominciato a collaborarci stabilmente dal 2019 in veste di Direttore artistico e pubblicando le prime due parti del fumetto satirico fantascientifico su Matteo Salvini, Matteo Salvini: Operazione Africa e Matteo
Salvini: Il segreto della felpa, in cui Salvini ha una macchina in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio (il RI.TARDIS) che usa per plasmare gli eventi passati e futuri a proprio favore.

Satira o umorismo nei fumetti autoprodotti?

Premettendo che l’umorismo è una componente imprescindibile della satira tanto quanto la denuncia e la critica sociale, quando ho qualcosa da dire mi piace fare vignette di satira. Mi sto accorgendo però che l’estrema immediatezza dei social fa sì che i vignettisti satirici siano portati a rincorrere la notizia e il trend topic del giorno, e secondo me questo meccanismo alla lunga è dannoso per l’autore stesso che perde di vista tematiche ben più grandi che stanno dietro ai piccoli eventi quotidiani. Per questo preferisco di gran lunga fare fumetti di satira con storie lunghe in cui posso dare un punto di vista più ampio e articolato, facendo le vignette giusto per tenere attive le pagine social. Ogni tanto alterno comunque qualche vignetta semplicemente comica, giusto per staccare. Attualmente sto portando avanti un progetto settimanale
umoristico non satirico, Cavalcanti 17E, strisce sulla vita quotidiana in una redazione di una piccola casa editrice e sul mondo editoriale scritte a quattro mani con Marco Michail e pubblicate sui canali social di Gonzo Editore ogni mercoledì (sì, questa è pubblicità).

Cosa ne pensi dell’impatto social sulla vendita dei fumetti?

L’aspetto positivo dei social per gli artisti è che, banalmente, ti permettono di arrivare a persone che altrimenti non ti conoscerebbero. Per quanto riguarda le vendite dei fumetti, però, il vero lavoro lo fai in fiera facendoti conoscere in primis dagli appassionati di fumetto e dagli altri addetti ai lavori, perché non è per nulla scontato che chi segue le tue vignette sui social sia un lettore di fumetti e che comunque sia
interessato ad acquistare al buio un tuo prodotto. Diciamo che il social deve essere la tua vetrina, ma poi le vendite le fai altrove. Se poi alle spalle hai una casa editrice, lì c’è da considerare anche il fattore distribuzione oltre a quello pubblicitario. Mi viene comunque il dubbio che sono io a non saperli usare bene, i social.

3 elementi chiave per le tue vignette.

Mi piace definire il mio lavoro come satira demenziale, perciò i primi due elementi direi che son questi. Il terzo non saprei.

Cosa nascondi per il 2021?

Per quanto riguarda i miei progetti personali, sto lavorando al nuovo fumetto, il terzo e ultimo capitolo della saga fantascientifica su Matteo Salvini che verrà pubblicato entro l’anno sempre per Gonzo Editore.
Sarà un librone di più di 200 pagine; non ho mai fatto un fumetto così lungo e non è una passeggiata, complice anche questa leggera depressione da pandemia che non aiuta certo la concentrazione nel lavoro.
Sono molto soddisfatto di ciò che sta venendo fuori e di come si concluderà l’epopea di Salvini e della sua macchina del tempo. A tempo debito darò aggiornamenti sui social, in attesa comunque che si sblocchi la situazione fiere. La pandemia ha dato l’ennesima botta a un già devastato settore editoriale, annullando tutti i principali eventi fumettistici e librari che avrebbero dovuto svolgersi da marzo scorso in poi, che sono vitali specialmente per le piccole case editrici e per chi fa autoproduzioni. Con Gonzo Editore abbiamo comunque in cantiere nuove uscite specialmente a fumetti che appena possibile vedranno la luce e sono
delle bombe. Per il resto, trovate le mie vignette online su Facebook, su Instagram e addirittura su Tik Tok, anche se non faccio i balletti perché non sarebbe un bel vedere. Ringrazio Sarah e Zavala Comic Magazine per l’intervista, magari ci incontriamo faccia a faccia alla prima fiera disponibile!