Cortocircuiti Catartici disegnato da Niccolò Pizzorno
“Circondati da un presente nefasto e pericolosamente immobile la tautologia umana Ciano Blu, il diacronoantropologo Isidoro Paupau e l’operatore ecologico delle fognature Origami Gong si ritrovano a cooperare per sopravvivere alla Grande Speculazione Edilizia voluta dai Proprietari, una casta d’individui senza scrupoli che detiene il potere tecnologico, economico e finanziario del Paese.
L’opera, caratterizzata da venature narrative provenienti dai generi distopico, grottesco e satirico, si presta a molteplici livelli di lettura, che vanno dall’epopea d’azione fino alla satira dell’Italia odierna; si avvale altresì di un solido impianto letterario e di un segno grafico stilizzato, ispirato ai princìpi dei maestri della sintesi Milton Caniff, Hugo Pratt e Jaques Tardi.
I principali temi narrati riguardano la deriva esistenziale nella società dei consumi, il dominio della tecnologia sulla vita reale, la speculazione edilizia, la fine dell’Occidente, l’immigrazione e la costruzione di una civiltà altra.”
Dopo una sinossi del genere le aspettative si alzano e un fumetto disegnato completamente dalle mani di un illustratore, prima che fumettista, è la ribellione di questi tempi. Dall’arrivo del digitale nella tecnica del fumetto all’intelligenza artificiale che avanza questo fumetto Cortocircuiti Catartici è l’anticonformismo dei più appassionati lettori.
Perché leggere Cortocircuiti Catartici
I motivi per cui ho richiesto di leggerlo:
- Illustrazione: la tecnica naturale utilizzata dall’autore crea empatia degli argomenti trattati, nonostante la sovversione dei contenuti il tratto consente un pieno coinvolgimento.
- Narrazione: decisa. Adoro questo tipo di sceneggiatura perché bilancia l’immaginazione alla guida della lettura.
- Ribellione: nel genere del fumetto.
Una lettura che nel suo ordine apparente ti struggerà di emozioni, senso di rivalsa e profonda ingiustizia. Ti lascio scoprire la trama nel tuo prossimo acquisto Cortocircuiti Catartici su Amazon.
Testi di Glauco Piccione – Disegnato da Niccolò Pizzorno – Edito da “dei Merangoli Editrice”