Barbara Lupo, illustrazione e fumetto

LE ILLUSTRAZIONI CHE DIVENTANO FUMETTI.

Barbara Lupo appare nelle timeline come una piuma che cade davanti ai tuoi occhi. Le sue vignette scivolano delicate tra un aggiornamento e l’altro d’Instagram, ma se ti soffermi senti il peso del suo messaggio. In modo sottile e preciso ti lascia una riflessione sempre più personale: donne, cronaca e amore accentuato nelle animazioni che si fanno spazio nella sua produzione artistica.

Il rapporto tra le donne e il fumetto diventa sempre più articolato pur restando semplice. Inizialmente il nostro spazio era di un messaggio decorativo; oggi sperimentiamo, osiamo senza tanti fronzoli e arriviamo dritte al senso di una parola, di una linea. L’unica destinazione di questo treno, che si chiama Barbara Lupo è Empatia, per te che ti sei soffermat* più di quei 3 secondi.

Conosciamo subito Barbara Lupo e perché le sue illustrazioni sono diventate tra i webcomics più riconoscibili su IG?

Sono nata a Crotone ma vivo a Bologna dal 2003, e ho sempre disegnato! Da piccola guardavo i cartoni animati e poi correvo in camera a ridisegnarli, al liceo sfornavo continuamente caricature dei prof in classe. Sui social media sono approdata recentemente e l’essere riconoscibile credo dipenda dal fatto che ho uno stile semplice, una linea chiara, con cui veicolo i miei pensieri su argomenti sempre diversi. Uno dei miei vignettisti preferiti è Magnasciutti, geniale! Schietto, diretto e divertente. Mi piacciono le “sintesi”, tutto quello che “arriva subito “. I messaggi forti e chiari!

2. Qual è il filo conduttore delle tue storie?

Il filo conduttore è il sarcasmo: le mie vignette sono “diapositive” delle cose che vedo, che accadono nel quotidiano (non solo il mio) e che mi fanno riflettere.

3. Cosa ne pensi dell’attenzione ai fumetti online, cioè nati per le letture digitali? 

I fumetti online spopolano, ma io continuo ad adorare la carta stampata. Resto comunque dell’avviso che il web è un’ottima vetrina per raggiungere tantissima gente in breve tempo, e dunque ha potenzialità che non sottovaluto.

4. Se tu potessi cosa cambieresti dell’editoria italiana?

L’editoria italiana oggi sembra avere due volti: uno giovane e “di nicchia”, dal grande valore autoriale, e uno un po’ “vecchio”, anacronistico nel modo in cui affronta certe tematiche, ma è un discorso complesso. Anche in questo caso preferisco riassumertelo in una vignetta piuttosto che inerpicarmi in analisi che non mi competono!

5. Hai un progetto ancora irrealizzato?

Mi piacerebbe realizzare una raccolta cartacea delle mie vignette pubblicate online e successivamente creare una serie a cartoni animati con i miei personaggi. Prima o poi, chissà!